Gli Emirati Arabi Uniti, noti anche come UAE, acronimo derivante dall’inglese United Arab Emirates, sono un paese della penisola arabica confinante con l’Oman ad est e con l’Arabia Saudita a sud, per il resto sono bagnati dalle acque del Golfo Persico.
Il paese nacque ufficialmente nel dicembre del 1971, con l’unione dei sette emirati di Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Fujairah, Ras al-Khaimah, Sharjah, e Umm al-Quwain. Ognuno dei sette emirati è governato da una monarchia assoluta, e i sette governatori insieme formano il Consiglio Supremo Federale, l’autorità costituzionale più alta degli Emirati Arabi Uniti.
Gli Emirati Arabi inizialmente basarono fortemente la loro economia sul petrolio, in quanto le loro riserve sono le settime al mondo, ma la lungimiranza dello sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, il primo presidente del paese, carica che ricoprì per ben 33 anni, dall’indipendenza degli Emirati nel 1971 alla sua morte avvenuta nel 2004, ha fatto sì che l’economia si diversificasse verso il settore immobiliare, la sanità, l’educazione e le infrastrutture.
Oggi l’economia degli Emirati Arabi Uniti è la più diversificata del Medio Oriente: l’esempio lampante è Dubai, emersa rapidamente come una città globale e un hub internazionale dei trasporti aerei.
Durante il 19° secolo l’industria delle perle era al suo apice e forniva reddito e impiego alle persone che vivevano lungo le coste del Golfo Persico. La Prima Guerra Mondiale ebbe un duro impatto sull’economia, assieme alla successiva crisi economica di fine anni ’20. La seguente invenzione delle coltivazioni di perle mise definitivamente in ginocchio l’intera area negli anni seguenti.
L’Impero Britannico si insediò nella zona aiutando piccoli sviluppi commerciali degli Emirati. I sette sceicchi decisero di formare un consiglio per coordinare le eventuali problematiche che sarebbero potute insorgere tra loro ma la convivenza fu in qualche modo sempre piuttosto pacifica.
Tuttavia verso la fine degli anni ’60 era ormai chiaro che il governo britannico non sarebbe più stato in grado di amministrare e proteggere quel territorio: il 24 gennaio 1968 il primo ministro Harold Wilson annunciò la decisione del governo, riaffermata nel marzo del 1971 dal nuovo primo ministro Edward Heath, di terminare le relazioni con i sette Emirati, che assieme a Bahrein e Qatar erano sotto il protettorato britannico.
Il Bahrein divenne indipendente nell’agosto di quell’anno, il Qatar a settembre, mentre a dicembre fu la volta dei sette Emirati: i governatori di Abu Dhabi e di Dubai decisero di formare un’unione, scrivendo una costituzione e invitando gli altri cinque ad unirsi: nacquero così gli Emirati Arabi Uniti.
Gli Emirati Arabi Uniti mantengono relazioni commerciali e diplomatiche con un gran numero di altri paesi, sia del mondo arabo che del mondo occidentale. Hanno ricevuto un’enorme ricchezza dal petrolio, ma quando i governatori decisero di non fare affidamento esclusivamente su di esso si sono rapidamente convertiti in un hub economico mondiale.
Sono diventati rapidamente realtà a Dubai e Abu Dhabi progetti quasi inverosimili, in grado di stupire e battere ogni record, trasformando così il paese in un polo turistico di fama mondiale e attirando un gran numero di lavoratori soprattutto da India e sud-est asiatico.